Teatro

Addio a Luca De Filippo

Addio a Luca De Filippo

Ci lascia prematuramente il figlio di Eduardo con il suo mondo artistico tra tradizione e innovazione. Quest'anno doveva dirigere la scuola del teatro Stabile/Nazionale di Napoli.

Ci lascia a soli 67 anni, per un male incurabile scoperto solo da poco, Luca De Filippo. Si era allontanato dalle scene per una discopatia, facendosi sostituire da Gianfelice Imparato nel suo Non ti pago, e solo allora ha scoperto che, invece, lottava contro una malattia più grave e inaspettata.

Aveva festeggiato da poco i suoi sessant'anni di scena, visto che la prima volta l'aveva calcata a sette anni nel 1955, all'Odeon di Milano interpretando, com'era tradizione della famiglia, Peppiniello in Miseria e Nobiltà del nonno Eduardo Scarpetta. A presentarlo allora, anche sul piccolo schermo, fu suo padre Eduardo che sottolineava come quella parte fosse stata una pedana di lancio per tutti gli attori di famiglia, compreso lui. Un ruolo che gli portò fortuna: il vero esordio lo ebbe a vent'anni interpretando "Il figlio di Pulcinella" di Eduardo, con la regia di Gennaro Magliulo, e da allora non aveva più smesso. 

La sua vita era il teatro, grazie e in nome del padre Eduardo, che nell'ultimo periodo lo designò suo vero erede artistico, e a cui, con l'avanzare dell'età, somigliava sempre di più. Un legame profondo, familiare e teatrale che non gli impedì di sperimentare anche altri percorsi teatrali, da Molière a Pinter, Beckett, Pirandello, Santanelli, ed anche altre forme espressive come regie liriche, e film anche per la televisione, lavorando tra gli altri con Wertmuller, Squitieri, Castellitto, Muccino.

Presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, nata dopo che la famiglia De Filippo aveva donato alla città di Napoli il Teatro San Ferdinando, quest'anno aveva accettato di guidare la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli - Teatro Nazionale, rilanciando l'importanza di un metodo di lavoro per diventare attore. Solo a fine ottobre scorso aveva partecipato al convegno "30 anni persi? La prevenzione della devianza giovanile in Campania a 30 anni dalla Legge Eduardo: risultati e prospettive": un incontro che intendeva da una parte ricordare il contributo di Eduardo Senatore con la sua legge regionale 41 /87 dalla parte dei giovani con difficoltà, poi non più finanziata, e dall'altra rilanciare nuove azioni concrete in quella direzione. 

Una perdita per il teatro e la cultura italiana e per la città di Napoli, a cui, anche se viveva a Roma, era linguisticamente ed emotivamente molto legato.